27 mar 2013

This Is Head "The Album ID"

ESCE OGGI "THE ALBUM ID" IL SECONDO DISCO DEGLI SVEDESI THIS IS HEAD: UN LAVORO SPERIMENTALE, NATO FUORI DAGLI SCHEMI, SENZA REGOLE E CONFINI
Adam, Tom, Henric and Björn formano i quattro angoli del quadrato This is Head. Forse il quadrato non è la figura geometrica adatta per descrivere il processo che ha dato vita a “The Album ID”, il loro secondo album, che riparte da dove l'ultimo album “0001” ci aveva lasciati. Il processo che è andato avanti per più di un anno non ha avuto limiti, regole o confini da rispettare.
E' come un organismo senza regole che si è evoluto ed è diventato un entità autonoma. Un essere che ha influenzato i suoi membri tanto quanto questi lo hanno aiutato a crescere. Parlano di canzoni che hanno scritto. Di come i loro strumenti sembrino avere la loro amicizia, oltre la comprensione umana. Suona quasi come una stregoneria. Pozioni magiche e calderoni gorgoglianti.
Può tutto ciò essere reale? Non suona un po' forzato?
Li ho incontrati all'appartamento – decisamente fuori mano – di Henric, a Malmö, per provare a trovare la verità che sta dietro questo processo creativo apparentemente magico. Sembra che la mia presenza li innervosisca. Una candela brucia sul tavolo. Forse percepiscono che ho i miei dubbi, che c'è qualcosa che non va, perchè i loro occhi si spostano rapidamente da me alla candela. Quando Adam inizia a tossire, gli altri fanno lo stesso. Ma ora è arrivato il momento di ascoltare la vera storia. Quella che è iniziata con un tavolo da ping pong.
Dopo l'universale plauso della critica, mazzi di fiori ai National Radio Gold Awards, strette di mano, pacche sulla spalla, baci e abbracci, il quartetto si è trovato di nuovo nel proprio studio in un isolato palazzo industriale, dietro a una rimessa di autobusi a Kirseberg, Malmö.
Guardando indietro ci sono festival estivi, tour nei club, secret concert in cantine e serre, ma ora la festa è finita e dopo i festeggiamenti bisogna mettersi in ordine, fare pulizia e riniziare e costruire qualcosa di nuovo.

Descrivono l'inizio come una lotta. Tutto cià che scrivevano non andava bene. Era spazzatura. Nulla sembrava essere un degno seguito al precedente album e mentre si intestardivano sulla propria musica, hanno iniziato a gravitare verso il tavolo da ping pong dello studio e a giocare appunto a ping pong. Partita dopo partita, giorno dopo giorno, continuavano a giocare e suonare, finché uno di loro non ha dovuto affrontare una separazione e diventò ingestibile a livello emozionale. La gioia del gioco svanì ed è da queste ceneri che nasce il secondo album. “The Album ID” porta insieme This Is Head e il produttore Kalle Gustafsson-Jerneholm (di The Soundtrack of Our Lives), e i membri del gruppo improvvisamente iniziano a fare avanti e indietro tra il loro studio e lo Svenska Grammofon Studion di Gothenburg.
La loro recente disperazione diete vita a un lavoro costruttivo e notti di registrazioni creative dove era possibile provare e cucire insieme le idee che ne uscivano.
This is Head erano tornati in vita.
E' stato però come un cadavere che si è risvegliato nella stanza in cui ci troviamo. Questo è ciò di cui amano parlare. Il loro gesticolare animato, i loro occhi vispi. Parlano di amicizie solide e rispetto reciproco che li ha aiutati a creare questo album. Di come Björn realizzò di quanto canti favolosamente e di come gli altri gli hanno permesso di cantare quanto volesse. Di come ogni membro sia responsabile della propria strumentazione e sia quindi incoraggiato a sperimentare secondo il proprio piacere. Una canzone che ha iniziato a prendere forma e a trovare il proprio posto, può venire modificata velocemente perchè un frettoloso giro in bici per Kirseberg ha fornito nuove idee che cambiano tutto. In questo modo le canzoni vengono fatte cuocere a fuoco lento fino alla fine, senza che nessuno sappia quale sarà il risultato finale. Ma ora tutto è finito, firmato, sigillato e consegnato. Siamo d'accordo col suono che proviene dall'altoparlante di Henric. E' immenso, caldo e intricato. Ritornelli cantati, cori di grande intensità, violini e espressioni altamente emozionali sono mischiati al suono di grilli, campanacci e a quello gentile e ondeggiante di synth. Ogni secondo ha il proprio suono, e voglio ascoltare tutto di nuovo perchè non ho realmente capito come funziona il tutto. Per favore.
Con “The Album ID”, This is Head sembrano aver creato un disco toccato da un guanto magico, ma costruito sul duro lavoro.
Cordialmente
D.Broman
 
This Is Head
The Album ID
1. Staring Lenses
2. Illumination
3. Castaway
4. A B-version
5. XVI
6. Time's an Ocean
7. Summertime
8. Repetition
9. Into the Belly of Mount Miff
10. If I
1°Singolo: Time’s an Ocean
Prodotto da by Kalle Gustafsson-Jerneholm & This Is Head
Mixato e Co-prodotto da Hans Olsson Brookes

Label: Adrian Recordings
Ufficio Stampa per l'Italia: 5-PM

18 mar 2013

MF/MB/ recensione su Troublezine

COLOSSUS DEGLI MF/MB/ RECENSITO SU TROUBLEZINE

"Ma che bella sorpresa questo disco dei nordici MF/MB/ giovani rockers che decidono amabilmente di sporcare le loro rumorose chitarre con l'elettronica. Che la ricetta porti a un nuovo piatto di "Krauti" non dispiace, anche perchè l'unione qui mi pare ben riuscita. C'è gusto melodico, compattezza di suoni e in più parti una decisa potenza ritmica, ma anche una buona sensibilità a lasciarsi trasportare da riverberi psichedelici e....."
                                                                                         RickyBritPop - Troublezine


4 mar 2013

MF/MB/ Colossus

E' USCITO "COLOSSUS", IL VISIONARIO NUOVO ALBUM DEGLI SVEDESI MF/MB/: UNA MISCELA ESPLOSIVA DI ENERGIA E PASSIONE
 
Tutto è iniziato nel 2005 a Bollnäs, una città situata nel mezzo della Svezia, quando i membri dei MF/MB/ avevano solo 17 anni. Annoiati e arrabbiati per l'ottusità della piccola città natale si sono buttati a capofitto nella propria musica. Inizialmente suonano principalmente cover, poca è la stabilità, i membri vanno e vengono. Ma poi un giorno qualcosa cambia. Reclutano un batterista che sa suonare come una drum machine e i pezzi prendono una nuova direzione. Diventano una  live band magica, affamata di tutto. Guidati da questa fame, ben presto si mettono in viaggio.
Senza neanche avere un disco, suonano in giro per l'Europa insieme a band come The Faint e The Sounds, trovandosi da soli le proprie date e suonando anche a festival come Roskilde e Hultsfred. Lasciano  Bollnäs per  Malmö e si ritrovano al centro della cosiddetta “nuova scena” di Malmö.

Nel 2010 fanno uscire per Adrian Recordings il proprio album di debutto “Folded” che riceve consenso globale. Canzoni tratte da questo album passano spesso sulla svedese Radio P3 e diverse stazioni straniere, e vengono inserite anche nella colonna sonora delle serie televisive CSI:NY e The Inbetweeners. Hanno spesso suonato in Germania, Austria, Svizzera e Spagna e come supporto a importanti band come !!! (Chk Chk Chk).
Il secondo album della band, “Colossus”, è stato registrato durante l'intensa primavera del 2012 nello sperduto studio di Christoffer Lundquist insieme a Mathias Oldén dei Logh che ha precedentemente lavorato con artisti come The Hives, Radio Dept. e  Mattias Alkberg. L'album è poi stato mixato da Magnus Lindberg che ha curato anche il mixaggio per Deportees, David Sandström, Totalt Djävla Mörker e Refused.

“Colossus” è preceduto da “Colossus Premixed”, un album di remix fatto uscire prima dell'album originale.
 

“Dal momento che non ho mai trovato un album di remix migliore di quello originale, immagino che Colossus sarà dannatamente colossale”- Absolut Noise


Uscita: 1 Marzo 2013
Label: Adrian Recordings

1. unto death
2. art & soul
3. passing complexion
4. the worst dreams
5. casualties
6. i am an entity
7. cocktail kid
8. the chant
9. our next rendezvous
10. you were the last one to do such a thing