28 mag 2012

Mari "Gentle Beauty"

MARI CON IL SUO "GENTLE BEAUTY" CI RACCONTA LA BELLEZZA DEL MONDO TRASPORTANDOCI IN UNA REALTA' FIABESCA.

Mari, pseudonimo di Marina Conti, è una cantautrice romana trapiantata a Londra, con una lunga carriera alle spalle che vanta collaborazioni illustri con molti artisti e compositori: l'incontro decisivo è quello con Mozez ( Osmond Wright ex front-man della band downtempo Zero7) insieme al quale Mari scrive il suo album d'esordio "Gentle Beauty" in uscita il 28 Maggio per la Numen Records, etichetta dello stesso artista anglo-giamaicano.

"Gentle Beauty" è un album nel quale Mari racconta, come attraverso una lente d'ingrandimento, il mondo che la circonda e la bellezza che ne fa parte e che ispira la sua scrittura.
Come una cantastorie d'altri tempi Mari ci trasporta in una realtà fiabesca, dall'iniziale "Gentle Beauty", la title track, in cui Mari racconta la gentile bellezza del mondo con la sua voce eterea e una straordinaria sensibilità a "Free" dove il viaggio nel regno incantato di Mari prosegue sotto la pioggia facendo perdere l'ascoltatore tra le strade di Roma.
C'è la notte più scura di "Silence", gli oceani sconfinati e il nuovo giorno di "Mountains", le stelle cadenti di "Secret" e i giochi del Fato in "Time".
Come una moderna Biancaneve, Mari ci prende per mano in "All fall down" in cui ogni sortilegio verrà spezzato dall'amore fino all'eterna lotta tra bene e male di "Grow".
E poi c'è "Giorgia" una delle tracce più toccanti dell'album in cui, ancora una volta, è il blu, in tutti i suoi significati, a ricoprire con la patina del tempo sentimenti e ricordi ancora vividi, resi ancora più struggenti dall'uso dell'italiano, sua lingua madre.
E infine arriva la malinconia di "Blue is my favourite colour", scritta con Vincenzo Incenzo (autore anche per Renato Zero, PFM, Lucio Dalla, Patty Pravo e molti altri), e "Angels and Demons" a chiudere la narrazione.
Mari accompagna l'ascoltatore in questo viaggio tramite la dolcezza della sua voce eterea che riesce a creare uno stile unico, un mix tra musica chillout, downtempo e trip-hop, ma anche il pop elettronico che trascina l'ascoltatore in una dimensione rarefatta di grande impatto sonoro.

"La melodia che dà origine al processo creativo è un dono che viene da altrove, da quel posto senza tempo che contiene tutte le note del mondo e che , quando sei più fortunato, ti apre uno spiraglio e sceglie te regalandoti una canzone. Non c’è mai nulla di ragionato o di pianificato nel mio modo di scrivere. Le mie canzoni parlano di me, del mio mondo interiore e delle emozioni che nascono dalle cose più semplici che mi circondano.."

22 mag 2012

"Vecchio Mondo" Gattamolesta

NUOVE RECENSIONI, INTERVISTE E PASSAGGI IN RADIO PER I GATTAMOLESTA CON "VECCHIO MONDO"

 "...Atmosfere festanti enfatizzate da melodie bandistiche e coretti a metà strada tra bolscevismo lirico e lirismo western “filo-morriconiano” sono il marchio di fabbrica di una band fresca, divertente e trascinante. Praticamente impossibile restare fermi..."
Maurizio Maschio - Rockerilla
"...tra rapide e quasi nascoste citazioni di liscio, tarante, flamenco, funk e più corpose trasposizioni tex-mex e mariachi, il lavoro si fa apprezzare per il filo rosso da cui è tenuto insieme.."
Piercarlo Poggio - Blow Up di Maggio
"...Questo è uno di quei dischi che mentre lo ascolti godi. E ti fai domande. E che quando finisce sei appagato dall’ascolto..."
Stefano Di Noi - Outune
"...I Gattacci hanno colpito ancora mettendo a segno un disco godibile ed allo stesso tempo profondo e mai banale, e siamo certi che sul palco ogni brano diventerà l'occasione sia per scatenarsi e sia per riflettere..."
Salvatore Esposito - Blogfoolk
"...Eh sì, ecco la carta vincente dei Gattamolesta. Hanno delle gran belle canzoni. E con quelle vinci sempre. Non conta più il genere, la lingua, lo stile. Conta il fatto che, per dirla giovane, ti prende bene. E I Gattamolesta hanno tutto quello che serve alla causa: metriche vocali perfette (cosa fondamentale, troppo spesso dimenticata), melodie che ti si impiantano in testa senza per questo essere banali, arrangiamenti ben studiati che sottolineano la preparazione tecnica..."
Francesco Caprai - Musica Rovinata

"...Nei 12 brani di Vecchiomondo l’istrionica orchestrina capitanata dal cantante, chitarrista e folleggiatore Andrea Gatta rispolvera i temi dell’amore, della morte e dell’avversione alle cose insipide della vita proponendo un gipsy-beat di matrice balcanica arricchito da chitarre flamenche, tex-mex e marcette mariachi..."
Maurizio Maschio - Rockademica
"...I Gattamolesta sfoderano dalla Romagna unghie e denti, dando vita a un mix di sonorità che, partendo da un assunto Urban Folk (il conio della definizione è loro), decolla verso la musica zingara, balcanica, mediterranea, con un pizzico abbondante di tradizione popolare romagnola. Questo si canta nei 47 minuti di Vecchio Mondo, 12 brani trascinanti, tra i quali (tanto per restare nel tema di questo blog) Cinghiale matto e Otto Orungutan..."
Luciano Del Sette - Eilmensile

Da "Vecchio Mondo" Radio Coop consiglia il brano "Il figlio del Pueblo"

Intervista ai Gattamolesta su Radio Capodistria


"Vecchio Mondo" dei Gattamolesta anche su Soundmagazine e Onda Alternativa.

 Guarda i video dei Gattamolesta sul loro canale youtube qui!